PESCA A FONDO  

a cura di: Michele Fasson walterfisching@yahoo.it

La pesca a fondo é la naturale conseguenza per chi ha già pescato con la canna a galleggiante. Con questa, infatti, c'é il problema della poca profondità a cui possiamo far arrivare la nostra esca: con i galleggianti scorrevoli si arriva al massimo sui 10-15 m, ma in acqua ferma. Se invece c'é della corrente si é costretti a restare più vicini alla superficie. Come aggirare il problema? Semplice, basta cambiare tecnica! E questa é la tecnica migliore per arrivare nelle grosse buche, dove si nascondono i pesci più grandi.

A grandi linee, per un'attrezzatura economica medio pesante (in grado di farci affrontare anche carpe e lucci di buona dimensione) ci servono:

Ø        1 canna da fondo robusta (se pensate di andare a carpe, vi consiglio una canna per il carp fishing). Se non riuscite a trovarne, chiedete una canna da surf casting leggero, per mulinello a bobina fissa. Come potenza di lancio, per iniziare vi consiglio qualcosa che tiri al massimo tra 60 e 90 gr (se ne trovano di buone a 30 €). Gli anelli in sic e il carbonio sono 2 vantaggi, ma per iniziare potete anche restare su materiali meno costosi. Se avete problemi di trasporto, meglio una telescopica.

Ø        1 mulinello: non é importante che sia veloce o abbia tanti cuscinetti, ma che abbia una buona capacità in bobina e affidabile, sarebbe consigliabile una bobina che tiene 200 m di 0.35 o 0.40. Se non si hanno problemi di costo, può essere utile il baitrunner (é un dispositivo formato da 1 frizione supplementare, che lascia libera la bobina durante la partenza del pesce e permette una ferrata rapida in queste condizioni).

Ø        Filo: per iniziare, meglio un buon nylon (anche perché le canne economiche spesso non hanno gli anelli sic per cui le trecce non si possono usare). Considerato che spesso avremo a che fare con pesci di buona taglia, e siamo in mezzo a ostacoli di ogni tipo, conviene farsi pochi problemi morali. Come minimo usiamo uno 0.35. Prodotti consigliati, per non essere tacciato di pubblicità ad una o all’altra marca lascio a voi la scelta del filo.

Ø        Accessori: ami robusti dal 4 al 2, con qualche 2/0 montato su kevlar o acciaio (se andate a lucci), piombi (con la canna presa come riferimento, tra 40 e 80 gr), girelle con moschettone robuste, sferette salva nodo in gomma (da mettere tra il piombo e il nodo della girella). Come al solito, slamatore, forbice, guadino e uno straccio. A proposito, tutto quello che non mangiate, rilasciatelo, soprattutto specie ormai rare come la tinca e il luccio. Non ha senso uccidere per divertirsi.

Come segnalatori d'abboccata, se non vogliamo guardare il cimino, ci sono i classici campanelli, il tappo segnalatore o i moderni avvisatori elettronici. Possono servirci i piantoni per posizionare la canna, oppure i più moderni (e costosi rod pod). Per l'attesa può essere utile un sedile treppiedi pieghevole, se ne trovano di poco costosi in qualsiasi negozio di pesca sportiva.

Se invece volete pescare solo dei persici reali, qualche trota sul kg al massimo, pesce gatti, piccoli boccaloni (attenti alla misura cm 30), carassi e pesci al massimo da 2 kg allora vi consiglio di ridimensionare il tutto, la canna basta con potenza di lancio massimo di 40-50 gr, il mulinello basta che tenga 150 ml di 0.25 o 0.30, il filo a scelta tra questi 2 diametri, terminali o 0.20 o 0.25, oppure in dacron da 6lbs.

 

      

Montiamo la nostra canna, inneschiamo l'esca (ottimi il mais, il lombrico, il pesce vivo o i pezzi di pesce, anche di sarda, a seconda di cosa cerchiamo) e lanciamo. Mettiamo la canna ferma, o sul pod o sui piantoni, e dopo qualche secondo che si stabilizzi mettiamo il filo in tensione. Inseriamo il nostro segnalatore d'abboccata.

A questo punto aspettiamo l'abboccata, quando vediamo il cimino piegarsi e saltellare, oppure il nostro segnalatore che suona, si muove, ecc ferriamo e iniziamo a recuperare il pesce. In questa fase é molto importante fare attenzione perché spesso si tratta di pesci di taglia media o piccola, ma ogni tanto si attaccano pesci di tutto rispetto. Quando é vicino a riva state attenti, perché é il momento in cui é più facile rompere il filo. Tenete la frizione un po' aperta in modo da non perdere il pesce se dovesse ripartire, e quando é stanco fatelo entrare nel guadino. Se é di buona taglia non tentate di sollevare il guadino come un badile, ma tiratelo verso di voi come se fosse una corda, tenendolo verticale.

QUALCHE CONSIGLIO...

Come al solito, se non avete molta esperienza partite con pesci piccoli in ambienti molto tranquilli e semplici l'ideale sono il carassio, la carpa, la tinca o il pescegatto.

Questa tecnica richiede pazienza e costanza, non é raro tornare a casa senza neppure vedere una mangiata. Tuttavia é molto rilassante, e la cattura, anche se piccola, é divertente. Ora non vi resta che mettere in pratica, e buon divertimento!!!